Via libera dell’Aula del Senato alla fiducia al Governo sul decreto “Sblocca Italia“. Il provvedimento è stato approvato con 157 voti favorevoli e 110 contrari e nessun astenuto. Il decreto, già approvato alla Camera, adesso è legge.
La votazione è stata caratterizzata dall’aspra protesta dei senatori del Movimento Cinque Stelle.
I pentastellati hanno impedito ai colleghi di votare. Con le mani sporche d’inchiostro, come fosse petrolio, si sono sdraiati sui banchi del governo e si sono seduti lungo il corridoio dal quale si deve passare per votare.
Il presidente di turno Roberto Calderoli ha ammonito i senatori (video tratto dalla pagina Fb ‘Senato Cinque Stelle’): “Queste cose succedevano in periodi non democratici, ne parleremo in Ufficio di presidenza”. Calderoli ha concesso ai parlamentari di votare direttamente dal proprio banco, senza passare innanzi alla presidenza come prevede la prassi. In questo modo i senatori hanno potuto esprimere il proprio parere evitando il “blocco” del Movimento Cinque Stelle.
Verranno deferiti al Consiglio di presidenza i senatori Santangelo, Taverna, Airola, Catalfo, Bulgarelli, Fattori, Castaldi, Moronese e Paglini.
“Con lo Sblocca Italia – dice il capogruppo M5S al Senato Alberto Airola – stanno sfasciando l’Italia, non saremo complici di un disastro annunciato. Oggi ci accusano di essere antidemocratici? sono loro che stanno imponendo con la fiducia un decreto che causerà una montagna di danni al Paese per i prossimi anni: e allora, quando L’Italia franerà, ricorderete che ve l’avevamo detto”.
“Il comportamento dei senatori del Movimento 5 Stelle – replica Vannino Chiti (Pd) è stato inqualificabile e non degno del loro ruolo di parlamentari. Penso – aggiunge – che non vi siano precedenti nella storia della Camera e del Senato di atteggiamenti tendenti a impedire l’esercizio del diritto di voto su un provvedimento sul quale il governo aveva posto la fiducia. Si può dissentire sulle scelte e fare un’opposizione dura, ma è inammissibile mortificare in modo irresponsabile l’attività del Parlamento. Episodi come questo non possono essere sottovalutati né trattati con superficiale indifferenza: la democrazia e il Parlamento vanno difesi e fatti funzionare”.
Su Twitter intanto si infiamma la polemica con l’hashtag #sfasciaitalia.