I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del Tribunale di Palmi Paolo Ramondino, nei confronti di tre persone accusate di tentato omicidio aggravato in concorso, detenzione, estorsione, favoreggiamento della prostituzione e porto di arma da sparo.
In manette sono finiti: Giorgio Feliciano, 79 anni, e il figlio Domenico Feliciano, 45 anni per tentato omicidio; e Giuseppe Gattellari, 32 anni, per tentata estorsione. Tutti gli arrestati dell’operazione “Nemesi” sono originari di Messignadi, popolosa frazione del comune di Oppido Mamertina.
L’indagine ha preso avvio nel settembre del 2011, quando vennero esplosi alcuni colpi di pistola contro l’autovettura di Domenico Feliciano. Le immediate indagini dei Carabinieri hanno consentito di accertare che l’autore del reato era Giuseppe Gattellari, che avrebbe compiuto il gesto dal chiaro contenuto estorsivo al fine di recuperare un credito di 3500 euro vantato nei confronti del Feliciano.
A distanza di pochi mesi dal fatto, durante il pieno svolgimento dell’attività investigativa, il Gattellari ha subito un agguato (mentre stava effettuando dei lavori in campagna) nel quale è stato ferito gravemente a colpi d’arma da fuoco. Avendo già acquisito importanti elementi probatori nel merito del primo delitto, i Carabinieri hanno immediatamente orientato l’attività investigativa conseguente verso coloro che potevano avere motivo di vendicarsi del Gattellari (la famiglia Feliciano), e nell’immediatezza hanno potuto acquisire fondamentali riscontri probatori nei confronti di Giorgio Feliciano e di suo figlio Domenico, ritenuti materiali autori del tentato omicidio di Gattellari, che si ritiene sia avvenuto quale risposta criminale al tentativo estorsivo.
Giuseppe Gattellari e Domenico Feliciano sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Palmi (RC) mentre Giorgio Feliciano si trova agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.