L’aula della Camera ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per gli scontri avvenuto la settimana scorsa a Roma tra forze di polizia e lavoratori Ast. La mozione era stata presentata dal Movimento Cinque Stelle e Sinistra Ecologia e Libertà. I voti a favore sono stati 125, i contrari 367.
Al termine del voto, Alfano parla di una “Mozione di sfiducia pretestuosa e strumentale è stata letteralmente seppellita da 367 voti”. “Li considero – agggiunge – 367 voti a favore delle forze dell’ordine e di tutti coloro i quali non hanno voluto strumentalizzare quella brutta giornata”.
La votazione è avvenuta in modo palese e per appello nominale: ciascun deputato è andato al banco della presidenza dichiarando ad alta voce il proprio voto.
Nel pomeriggio il dibattito su quanto accaduto nella Capitale. Il titolare del Viminale ha ribadito che la polizia ha caricato i manifestanti solo perchè tentavano di “forzare un blocco e di violare l’alt che era stato loro intimato”. E nessun filmato smentisce “la ricostruzione dei fatti da me riportata in quest’Aula”.
A riaccendere le polemiche sulla gestione dell’ordine pubblico alla manifestazione, era stato un filmato trasmesso dalla trasmissione Gazebo di Raitre. “Ho visto attentamente quelle immagini – spiega Alfano – e non contraddicono affatto la ricostruzione offerta da me. La ricostruzione dei fatti che ho dato la scorsa settimana non ha bisogno di essere riveduta né corretta in quanto non sottace alcun particolare di rilievo e non tende affatto a dare una versione di comodo”.
> L’INFORMATIVA DI ALFANO AL SENATO