L’America vota per rinnovare il Congresso. Le elezioni di midterm sembrano sempre di più un referendum sul presidente in carica. Dalle urne uscirà l’assemblea legislativa con cui dovrà confrontarsi Barack Obama negli ultimi suoi due anni di mandato. I repubblicani sono a un passo dal conquistarne il controllo totale, rafforzando la loro maggioranza alla Camera dei Rappresentanti e strappando il Senato ai democratici. Gli ultimi sondaggi, realizzati dal sito specializzato RealClearPolitics, danno i conservatori in vantaggio in sette dei dieci Stati chiave per la conquista del Senato. E anche secondo il sito FiveThirthyEight, quello del ‘mago delle previsioni’ Nate Silver, i repubblicani hanno il 70% di possibilità di riuscire a spuntarla.
Ai repubblicani sono necessari solo sei seggi per ottenere la maggioranza di 51 seggi al Senato. Quattro li dovrebbero facilmente conquistare in Arkansas, Montana, South Dakota, West Virginia. Ne mancano due, da strappare ai democratici in sei Stati più in bilico: Alaska, Colorado, Iowa, Louisiana, New Hampshire, North Carolina.
Con questi ultimi due che vedono in leggero vantaggio i democratici. La destra deve poi fare i conti con tre Stati tradizionalmente repubblicani ma in cui i candidati della sinistra insidiano i senatori repubblicani uscenti: Georgia, Kansas e Kentucky.
Intanto, come riporta il Nyt, i più stretti collaboratori del presidente Usa stanno lavorando all’agenda da portare avanti in caso di sconfitta. Individuando i punti su cui il presidente può decidere da solo, grazie ai suoi poteri esecutivi, e quelli su cui è possibile un compromesso col Congresso.