È fresca fresca di ieri la notizia dell’arresto di Sean Kory, ventinovenne di professione bonazzo che la notte di Halloween ha picchiato a colpi di microfono un tizio travestito da giornalista di Fox News – tutti i torti non ce li ha, poraccio – urlando ‘Io odio Fox News!’
La foto segnaletica di Kory si va a piazzare al secondo posto della mia personale classifica, istituita per l’occasione, chiamata ‘lasciamoci travolgere dal lato oscuro’, che vede al primo posto Jeremy Meeks. Alzi la mano chi non sa chi sia Jeremy Meeks.
Jeremy Meeks è quel tale che è stato arrestato a giugno, sempre in America, perché portava con sé un arsenale di armi da guerra, tipo tre fucili e due pistole. Ovviamente Meeks è stato fotografato alla stazione di polizia e ovviamente i media hanno fatto il resto, e che resto, levatevi tutti. Nel giro di mezz’ora la foto segnaletica, o mugshot, di Meeks è stata cercata, downloadata, salvata, photoshoppata e condivisa da tutto il mondo perché, beh perché è un gran figone cattivone e si sa, a noi donne piacciono così, un po’ tatuati, un po’ avanzi di galera.
Ma la prova che non siamo solo noi donne ad essere sì patetiche, ma anche i cari amici gay, il signor Jeremy Meeks è stato contattato da diverse agenzie di modelli e case di moda, che si stanno contendendo il figone cattivone per le nuove stagioni. Uno su tutti il supremo Tom occhiolungo Ford, che ha avuto la pensata geniale di sponsorizzare e farsi sponsorizzare da Meeks al processo, proponendogli di presentarsi in aula con un abito di ultimissima collezione, cosa che poi andò a finire nel nulla non so bene perché.
Quando il figone cattivone uscirà di galera, comunque, avrà di sicuro un avvenire lussuoso e mondano, perché intanto che lui vive dietro le sbarracce, le agenzie di modelli preparano contratti da trentamila dollari al mese nella speranza di poterselo accaparrare, e come dargli torto, conosco gente disposta ad offrirgli vitto&alloggio per i domiciliari. Inoltre, una casa cinematografica gliene ha offerti centomila (di dollari) per scritturarlo come protagonista di un film porno. Ettecredo. Anzi, bravi loro che sono andati dritti al sodo (sodo è la keyword) e hanno messo da parte le ipocrisie perbeniste di chi fa finta di volerlo vedere con addosso maglioni e gilet mentre passeggia in passerella.
Detto ciò, Sean Kory, che sembra sempre Meeks ma è uno gnocco distinto e separato, è un rastone con gli occhi del colore del mare della Grecia in una mattina di Maggio, ed è l’ultimo regalino che le prigioni americane hanno fatto al nostro povero mondo di gente cessa. Il suo mugshot è già virale e non è difficile trovarlo già photoshoppato da abili mani che gli hanno messo addosso un papillon e una scritta ‘Calvin Klein’. Cosa non fa fare la noiah.
Ora, vorrei che riflettessimo tutti sul fatto che non solo uomini ma anche donne strepitose vengono continuamente arrestate (basta guardare le photogallery dei grossi quotidiani USA) quindi basta con queste discriminazioni. Se facciamo la colletta per pagare la cauzione a Kory e Meeks la dobbiamo fare anche per le donne, care le mie invidiosette. Troppo sexy per stare in galera è uno slogan unisex.
In ogni caso, definire ‘criminale’ un ragazzo che prende a microfonate (microfono più finto degli spot Pantène) un tizio travestito da giornalista è un cincinin esagerato, diamo alle cose il giusto peso. E poi, ci sono tanti, tanti, tanti, ma taaanti, bellissimi ragazzi anche qui in Italia e che oltretutto possiamo anche presentare a mammà, non essendo trattenuti per legge in stanze buie in regime di massima sicurezza. Che dite? Ci convertiamo una volta per tutte al bravo ragazzo? No, ‘sti qua sono veramente troppo boni, anzi, levate tutte le foto. Grazie.