Nuovi assessori e rotazione dei dirigenti regionali. Ecco le mosse del governatore siciliano Rosario Crocetta, che oggi ha presentato alla stampa il nuovo esecutivo regionale. Al suo fianco gli assessori Alessandro Baccei, Marcella Castronovo, Maurizio Croce, Giovanni Pizzo, Mariella Lo Bello, Antonio Purpura, Cleo Li Calzi, Lucia Borsellino, Nino Caleca e Bruno Caruso. Unica assente Vania Contraffatto. Il magistrato aspetta l’ok del Csm per potere raccogliere la delega all’Energia e rifiuti assegnatale dal presidente. “Abbiamo ritenuto non opportuno – ha spiegato Crocetta – che lei fosse presente oggi alla presentazione della giunta”. Crocetta manterrà per ora la delega all’Energia, “credo che prossima settimana l’assessore si insedierà”.
“Ho chiesto io al sottosegretario Delrio – ha spiegato Crocetta – un nome per l’assessorato all’Economia, non è affatto un commissariamento. Come allora fece Bianchi, anche Baccei lavorerà per la Sicilia perfettamente integrato nella squadra di governo”.
“Le linee sono chiare – ha precisato lo stesso Baccei – la volontà è di individuare le spese inutili e gli sprechi per finanziare lo sviluppo e il lavoro. Prima di accettare l’incarico ho cercato di capire quale sfida mi aspettasse. Ho constatato che la Regione ha già cominciato a mettere in ordine i conti”.
“Questo governo – ha detto Crocetta – comincia ad avere molti fan: possiamo dire che è un nuovo inizio, la squadra è ben motivata e il patto tra il presidente e la coalizione è forte. Nel punto in cui eravamo o si siglava un nuovo patto tra gli alleati oppure era meglio andare alle urne”.
“Questa giunta – ha precisato – dovrà continuare la lotta agli sprechi, sono certo che faremo un ottimo lavoro. Daremo uno scossa, a partire dalla macchina burocratica e dai dirigenti che dovranno essere ridotti di numeri. Penso che questa sia una squadra motivata. Paghiamo errori del passato, ma è anche vero che ci sono molti pregiudizi sulla Sicilia. Abbiamo ridotto la spesa sui forestali e sulla formazione, ma ancora subiamo attacchi perché ne abbiamo troppi. Abbiamo la possibilità – ha aggiunto – di interloquire anche in modo critico con Roma e Bruxelles, ma possiamo farlo se mettiamo i conti della Regione in ordine”.
“Il centrodestra – ha aggiunto – non ha saputo cogliere la sfida delle riforme, di una rivoluzione democratica. Lanciamo una sfida all’opposizione, che non significa fare la guerra. In questi due anni c’è stata la logica della guerra e due mozione di sfiducia nei miei confronti sono un record”.
Il governatore ha chiarito che “Ci saranno aggiustamenti nella macchina burocratica questo mi sembra scontato. I cambi saranno fatto con giudizio e ponderazione. Se qualche dirigente non è adatto farà qualcosa di altro, non tagliamo teste”.