I primi vaccini terapeutici contro il cancro potrebbero arrivare entro tre anni: lo ha annunciato Luca Pani, direttore generale dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), in occasione del convegno sulle vaccinazioni in Europa.
“Oltre alle vaccinazioni classiche contro le malattie infettive, rispetto alle quali non va assolutamente abbassato il livello di attenzione – ha spiegato Pani – ci sono oggi delle grandi evoluzioni: i vaccini per l’immunoterapia del cancro, che dovrebbero arrivare nei prossimi tre anni, e i vaccini contro l’Alzheimer e contro le sostanze di abuso come la cocaina, che dovrebbero invece essere pronti in 5-10 anni. Ci saranno dunque vaccini per tutte le età della vita”.
“La tecnologia sta progredendo – ha proseguto – e siamo giunti alla conoscenza del genoma informatizzata, che permette di scoprire meccanismi vaccinali che rappresentano un’arma fondamentale contro i virus, ma permette anche di conoscere gli attacchi che il sistema immunitario rivolge a se stesso, che sono alla base di molte malattie”.
Sergio Pecorelli, presidente dell’Aifa, ha spiegato che gli studi sono rivolti a “vaccini terapeutici e preventivi. In molti casi saranno vaccini ‘su misura’, tagliati cioè a seconda dei singoli pazienti. Ciò – ha concluso – porrà ovviamente anche un problema di costi, che andrà affrontato”.
Anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha affrontato la questione dei costi, sottolineando come si stia lavorando “ad una strategia a livello Ue per sostenere i costi dei nuovi vaccini”.