Prima Rooms, adesso Tor. Zuckerberg sembra avere un certo feeling con l’anonimato, e reduce dalle critiche della comunità Lgbt sull’utilizzo di pseudonimi su Facebook, apre le porte alla rete anonimizzatrice di Tor.
https://facebookcorewwwi.onion/: questo l’indirizzo col quale gli internauti più “oscuri” possono accedere al celebre social network tramite la rete a cipolla, ovviando al problema dell’essere visto come un accesso malevolo qualora si ci si tenti. Una mossa lodevole, che però sembra nascondere anche un tentativo di accaparrarsi ulteriori utenti: in Cuba, Cina, Iran e Corea del Nord il social network è bloccato dal governo, ed è possibile accedere sfruttando Tor.
“Non proteggerà tanto dai governi, ma dalle persone che spiano le comunicazioni”, ha spiegato alla BBC Steven Murdoch, professore all’University College London che è stato consultato da Facebook per il progetto.