È ancora lontano l’accordo per i membri laici della Consulta. Da settimane Camera e Senato dibattono per l’elezione dei due componenti della Suprema Corte senza raggiungere l’intesa. E a nulla hanno portato i ripetuti appelli del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Una svolta sembrava essere arrivata ieri, quando erano comparsi i nomi di Silvana Sciarra e Maria Alessandra Sandulli.
Oggi però la giurista romana ha declinato l’invito. “Ritengo opportuno – ha fatto sapere la Sandulli – non confermare la mia disponibilità ad accettare la candidatura propostami. Considero un onore essere stata indicata per il prestigioso incarico di giudice della Corte Costituzionale, un segno importante in una vita dedicata alla legge e alla giustizia, nel solco dell’eredità di mio padre e della mia tradizione familiare”. Ma spiega di voler rinunciare a tale “onore” per il “contesto che si è venuto a creare”. Di qui, “con l’animo sereno dello studioso che ha sempre manifestato le proprie opinioni in piena indipendenza, ritengo opportuno non accettare la candidatura propostami”.