“Da domani parte una nuova operazione che si chiamerà Triton; in coincidenza di Triton si conclude Mare Nostrum“. Ad annunciarlo il ministro dell’Interno Angelino Alfano.
L’Ue spiega che “Triton, operazione di Frontex, ha lo scopo di fornire il supporto necessario nella zona del Mediterraneo Centrale. Secondo le leggi del mare e del diritto internazionale, l’Italia rimane impegnata a fornire il soccorso”. Fonti della Commissione ribadiscono infatti che “con o senza Mare Nostrum gli obblighi dell’Italia rimangono gli stessi”. Al momento 21 stati membri hanno indicato la loro volontà a partecipare a Triton con 65 ufficiali e risorse tecniche, 12 strutture, tra cui 4 aerei, un elicottero, 4 imbarcazioni, 3 barche di pattuglia, per un budget di 2,9 milioni di euro al mese.
“Siamo orgogliosi – ha aggiunto Alfano – per il lavoro di tutti coloro che hanno consentito di salvare vite umane. Questa operazione ha consentito di proteggere Lampedusa, diventata infatti un’isola più protetta. Abbiamo fatto un lungo negoziato e al Consiglio di Lussemburgo è stato fatto un lavoro straordinario ai primi di ottobre approvando un documento finale che stabilisce la gestione rinforzata delle frontiere esterne e la partenza nel Mediterraneo della nuova operazione congiunta Triton”.
Complessivamente, nell’ambito di Mare Nostrum sono stati compiuti 558 interventi, con 100.250 persone soccorse, 728 scafisti arrestati, 6 navi sequestrate. “Queste vite umane salvate – ha sottolineato il titolare del Viminale – non sono state tutte quelle che volevamo salvare. 499 persone sono morte durante le operazioni, 1.446 i presunti dispersi, 192 cadaveri da identificare”.
Alfano ha poi ribadito che “l’Europa per la prima volta scende il mare e sarà a presidio delle frontiere. Questo non significa che l’Italia verrà esentata dal presidio delle frontiere, ma che per la prima volta l’Europa prende coscienza che le frontiere a 30 miglia delle coste italiane è una frontiera di tutti”.