Si sono fatti murare dentro la loro abitazione e legati alle bombole del gas, per impedire lo sfratto che dovrebbe avvenire questa mattina per opera dell’ufficiale giudiziario. Protagonisti della vicenda sono Pina e Paolo Iacono, coniugi residenti a Pedalino, frazione di Comiso, la cui casa è finita all’asta e svenduta per trenta mila euro. A sostenerli ci sono i Forconi, capitanati da Mariano Ferro, e il Movimento per i diritti degli agricoltori.
La casa degli Iacono si trova in via Arno, 42. Stamattina l’ufficiale giudiziario avrebbe dovuto consegnare l’immobile alla nuova proprietaria, una donna di Comiso, che l’ha acquistata per 30 mila euro, circa un quinto del valore commerciale dell’appartamento, secondo i prezzi medi dell’area. In questi mesi la coppia ha condotto trattative per cercare di ricomprarla, ma il tentativo è caduto nel vuoto.
Pina e Paolo Iacono ieri sera hanno deciso di difendere la loro casa e ieri sera hanno chiamato un muratore che con calce e mattoni ha eretto un muro nel vano dell’ingresso. La coppia si trova ancora in casa. I Forconi e il Movimento degli agricoltori stanno presidiando la casa. Nel maggio scorso le due associazioni avevano ottenuto il rinvio dello sfratto. Anche l’azienda agricola degli Iacono è all’asta per 8.600 euro, valore molto inferiore a quello reale.
La trattativa fra l’ufficiale giudiziario, la nuova acquirente dell’immobile e i coniugi Iacono è finita: la proprietaria che si è aggiudicata la casa per trentamila euro ha dato la disponibilità a un incontro in settimana con i legali delle rispettive parti per trovare un compromesso: probabilmente verrà data la possibilità ai coniugi di ricomprare la casa allo stesso prezzo per cui la donna se l’è aggiudicata. “E’ un ottimo risultato per noi – dice Marcello Guastella del Movimento dei diritti per gli agricoltori – finalmente qualcosa comincia ad andare per il verso giusto”.