Al via le procedure di mobilità per i 262 dipendenti di Accenture a Palermo. Sembra avviarsi, quindi, verso una conclusione negativa la vertenza che si è aperta quando British Telecom ha deciso di interrompere in anticipo la commessa con la società di call center. Commessa che si è chiusa proprio oggi.
“Per diversi mesi – scrive in una nota la multinazionale Accenture – abbiamo lavorato con BT e i sindacati per trovare una soluzione percorribile per il contact center di Palermo, a seguito della decisione di BT di terminare il contratto il 31 ottobre. Il piano proposto avrebbe preservato i 262 posti di lavoro e mantenuto le attività del contact center a Palermo”.
Ma, “nonostante tutti gli sforzi, non è stato possibile trovare un accordo tra le parti – prosegue la nota -, non lasciandoci altra alternativa se non quella di avviare la procedura di mobilità. Siamo consapevoli del periodo di incertezza che i dipendenti di Palermo e le loro famiglie hanno attraversato. Accenture resta disponibile a cercare una soluzione con tutte le parti coinvolte”.
“La decisione di Accenture di procedere al licenziamento di tutti i lavoratori e le lavoratrici di Palermo è grave”, dicono il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’assessore al Lavoro, Giovanna Marano. “Non era questo il clima che si respirava al Mise durante l’incontro e non era questo l’intendimento comune delle Istituzioni presenti. C’è leggerezza nella decisione e si intravede la rincorsa verso aree di lavoro non tutelato e precario. Ci dispiace che un grande gruppo multinazionale penalizzi cosi la città di Palermo”.
“L’Amministrazione comunale – continuano Orlando e Marano – è vicina alle lavoratici ed ai lavoratori di Accenture e promuoverà ogni azione utile affinché si creino le condizioni per ristabilire un corretto sbocco alla vertenza in grado di offrire lavoro e nuove opportunità ad una città già martoriata dalla disoccupazione. Chiediamo al ministro del Lavoro un autorevole intervento nella trattativa per giungere ai risultati che tutti auspichiamo”.