Ci sono uomini destinati a rimanere per sempre nella leggenda e a vivere da eroi nell’immaginario collettivo, indipendentemente dalla loro condotta di vita. Questo è certamente il caso di Diego Armando Maradona, il più grande calciatore della storia del calcio. “Il calcio”, per come tanti amano definirlo, oggi compie 54 anni.
Oltre mezzo secolo di eccessi, in positivo ed in negativo, che hanno scritto la storia. Dal 30 ottobre del 1960 sino a pochi giorni fa, quando la ex fidanzata del “pibe de oro” ha deciso di diffondere un video nel quale si intravede un Maradona infuriato verso la compagna (non si capisce bene il perchè).
Per molti, però, rimane solo fuffa. Quello che conta è la “mano de Dios”, i due scudetti con il Napoli (oltre che alla Coppa Italia, la Coppa Uefa e la Supercoppa italiana), il Mondiale dell’86’ e il pallone d’oro alla carriera. E poi il capolavoro di Argentina-Inghilterra (quarti di finale del Mondiale ’86), la galoppata di 60 metri in 10 secondi palla al piede con cinque inglesi mandati al manicomio ed un portiere ancora a bocca aperta.
Su Maradona si possono scrivere poesie e romanzi thriller. Una vita condotta sempre ai poli della normalità, salvo rarissime eccezioni. Forse è proprio questo che ha creato il mito di “Diego”, del genio ribelle, del calciatore senza limiti e dell’uomo senza regole. Con buona pace del suo eterno rivale Pelè.