Non hanno superato il test per entrare nelle facoltà di Medicina ma sono stati riammessi dal Tar: la carica dei 5 mila bocciati ai test del 9 aprile 2014 rischia di mandare in tilt gli atenei italiani. A creare il caos un bell’autogol del Ministero dell’Istruzione che si è visto annullare il concorso per violazione dell’anonimato, aprendo così la possibilità a migliaia di aspiranti medici di accedere alle lezioni.
I vincitori dei ricordi però sono troppi. E i “Vincitori test di medicina 2014”, un gruppo di studenti entrati in modo “regolare” nelle facoltà, sono pronti a dare battaglia. Si sono ritrovati infatti a dover condividere spazi e luoghi con più del doppio delle persone che dovevano accedere. A gran voce ricordano che stanno subendo per colpe di altri.
E gli occhi di tutti sono puntati sul Miur che non è riuscito a risolvere il problema della modalità di riconoscimento dei candidati, sorta già nel 2013. In più si teme che il ministro Stefania Giannini voglia andare fino in fondo con l’annuncio di eliminare i test di accesso, sostituendolo con una prova selettiva dopo il primo anno. I rettori sono già terrorizzati: avere a che fare con oltre 60mila matricole potrebbe essere devastante.