Il Codacons, “senza entrare nel merito della vicenda che vede oggi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ascoltato nell’ambito del processo sulla presunta trattativa Stato-mafia, chiede di conoscere quali costi siano stati sostenuti per la trasferta della Corte d’Assise di Palermo al Quirinale”.
“I giudici della Corte d’appello di Palermo, i pm e i legali degli imputati nel processo raccolgono oggi la testimonianza del capo dello Stato – afferma l’associazione – Una delegazione che da Palermo si è spostata a Roma, con conseguenti costi di trasferimento: vogliamo sapere a quanto ammontano tali spese e da chi siano state sostenute”.
“Chiediamo oggi stesso alla Corte d’Appello di Palermo di rendere pubblici i costi della trasferta, in un’ottica di trasparenza nei confronti della collettività – dice il presidente Carlo Rienzi – Nello specifico vogliamo conoscere i costi di trasferimento, di soggiorno, e tutte le altre spese collegate all’audizione del presidente della Repubblica, e i nomi di chi ne ha beneficiato”.
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Costa esattamente un biglietto aereo, un pernottamento ed un pasto per i sette giudici della Corte di Assise, più il supplente, e per i PM che sono due o tre. In tutto una decina di persone. Una cifra irrisoria rispetto allo spreco che si fa quotidianamente in Italia. Molto meno di quanto si da in un mese come vitalizio a chi è stato Consigliere Regionale o Parlamentare per una legislatura, anche breve. Gli avvocati degli imputati non sono a carico dello Stato, ma dei loro clienti, che dovrebbero rimborsarli se loro hanno anticipato i costi. Quelli del Codacons dovrebbero pensare a cose più serie, visto che sono rimasti muti ed inerti quando i prezzi sono lievitati portando un bene che costava 1000 lire ad un Euro, comportando un aumento del costo dei generi primari pari al 100%. Mi fanno solo ridere .... quelli del Codacons.