Manovra, sindacati all’attacco: “Surreale” | Renzi: “Il governo non tratta sulle leggi”

di Redazione

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Manovra, sindacati all’attacco: “Surreale” | Renzi: “Il governo non tratta sulle leggi”

| lunedì 27 Ottobre 2014 - 19:23

Si inasprisce lo scontro tra il governo e i sindacati sulla Legge di Stabilità. Si è svolto il primo round degli incontri di oggi tra Governo e parti sociali al ministero del Lavoro. Al tavolo i ministri Padoan, Poletti e Madia, con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. “Valuteremo le vostre indicazioni”. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, avrebbe chiuso così il vertice secondo quanto viene riferito da presenti al tavolo.

I sindacati hanno incontrato oggi ministri che “non erano nelle condizioni di rispondere”, “non avevano il mandato”, ha riferito il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. E la leader della Cgil, Susanna Camusso, ha rincarato la dose: “Il problema è che non avevano mandato a discutere. Questa è la sintesi del rispetto che si ha per le parti sociali”, e ha aggiunto: “È surreale”.

Quanto accaduto nell’incontro di oggi “si potrebbe tradurlo in un ‘mandateci una mail’, che è il modo di confrontarsi di questo Governo”. Ai sindacati, ha spiegato ancora Camusso, è stato poi chiesto di inviare dei documenti con le loro richieste. “Abbiamo chiesto se c’erano le condizioni per un approfondimento, ma non hanno questo mandato. Abbiamo capito che non hanno neanche il mandato per un altro incontro, hanno detto che devono prima parlare con chi di dovere”, dice dopo l’incontro il segretario generale aggiunto della Uil, Carmelo Barbagallo: “Loro non trattano”, perché “non possono”.

“L’incontro di oggi, da quello che abbiamo capito”, aggiunge il segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan, “è stato di chi ascolta e di chi illustra. Noi abbiamo illustrato le nostre posizioni, abbiamo detto le cose che devono essere corrette e quelle che devono essere inserite, ed il governo ha detto che si riservava di approfondire, analizzare e valutare. Spero che le risposte saranno positive, lo verificheremo. Oggi hanno ascoltato, non è stata una trattativa”.

Per Furlan “due gli svarioni da correggere”. Il primo è la “tassazione sul Tfr, che se resta così metterà una pietra tombale sulla previdenza integrativa. I lavoratori di oggi saranno anziani poveri”. Il secondo è “il taglio drastico sui patronati, che servono ai cittadini perchè svolgono un servizio del tutto gratuito e solo in parte pagato dallo Stato. Tagliarli come previsto dalla finanziaria significa poi circa 8mila posti di lavoro in meno”. La Cisl ha anche “suggerito al Governo che la manovra dell’Irap fosse più selettiva, non a pioggia ma diretta solo alle imprese che investono”. Furlan avverte ancora: “Nulla di nuovo e molto di vecchio, poi, nel rischio che la spending review su Comuni e Regioni si trasformi in più tasse e meno servizi per i cittadini”.

Il Governo è pronto ad un ulteriore confronto con i sindacati “se ci faranno sapere come rendere più efficaci le misure, il dialogo lo facciamo su cose concrete e elementi fattivi”, dice il sottosegretario Graziano Delrio. Altri incontri ci saranno se “specifici su un argomento o un altro”. C’è una “disponibilità a proseguire nel dialogo in un confronto che deve diventare più puntuale”.

Poi la stoccata di Renzi: “Trattare cosa? La cosa surreale è che Camusso dica che si deve trattare. È giustissimo che sindacato tratti ma tratta con gli imprenditori per salvare posti di lavoro. Il sindacato non fa trattative con il governo, non chiede permesso, le leggi non si scrivono con i sindacati ma in Parlamento”. “Se i sindacalisti vogliono trattare si facciano elegger – ha aggiunto –  ce ne sono già, si troverebbero a loro agio”.

“Io ho detto ai ministri – prosegue il premier – che siamo disponibili ad ascoltare, ho detto che questa è la nostra manovra, se avete considerazioni da fare vi ascoltiamo se vi viene più comodo mandateci una mail, ma è ora di finirla di pensare che si alza uno e blocca gli altri”.

 

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