È protesta in Ungheria per la prima tassa al mondo su internet presentata al parlamento dal ministro dell’Economia, Mihaly Varga, che prevede un’imposizione di 150 fiorini (circa 50 centesimi di euro) ai provider per ogni gigabyte.
Oltre 100 mila persone hanno aderito a un gruppo su Facebook che contesta la proposta, tanto che è prevista per domenica prossima a Budapest una grande manifestazione, che sarà sostenuta anche dalle opposizioni.
La tassa, secondo il ministro Varga, porterà a un’entrata fiscale di circa 20 miliardi di fiorini annui (circa 65 milioni di euro), ma ciò si tradurrebbe anche in un aumento dei prezzi per i consumatori: Magyar Telekom, il più grande operatore di telecomunicazioni del paese, ha definito la tassa “drastica”, in quanto potrebbe costare loro 10 miliardi di fiorini all’anno, mettendo in crisi anche gli investimenti nella banda larga.
C’è però da evidenziare che il traffico internet in Ungheria, ha raggiunto soltanto nel 2013 1,15 miliardi di gigabyte da rete fissa e 18 milioni di gigabyte da mobile,, dunque le entrate sarebbero nettamente superiori alle stime di Varga.