Più soldi all’Ue, il no di Italia e Gb | Renzi e Cameron: “Basta tecnocrazia”

di Maria Teresa Camarda

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Più soldi all’Ue, il no di Italia e Gb | Renzi e Cameron: “Basta tecnocrazia”

| venerdì 24 Ottobre 2014 - 16:27

“Per spianare la strada ad una ripresa economica forte e sostenibile, l’Europa deve investire nel suo futuro”, per questo i leader Ue, consapevoli che “bassi investimenti erodono il potenziale di crescita, sostengono l’intenzione della prossima Commissione Ue di lanciare un’iniziativa per mobilitare 300 miliardi di investimenti aggiuntivi” nel periodo 2015-2017 attraverso finanziamenti pubblici e privati.

È quanto si legge nelle conclusioni del vertice dei capi di Stato e di governo dei 28, che “incoraggiano il pieno uso delle risorse Ue esistenti ed allocate”. Ma la ricerca di fondi da parte dell’Unione europea ha fatto infuriare il premier inglese David Cameron.

L’inquilino di Downing Street si è lamentato con i giornalisti per il “conto totalmente ingiustificato” che è stato recapitato alla Gran Bretagna dall’Unione europea: 2,2 miliardi di euro in più sui conferimenti relativi ai 4 anni scorsi. Nella conferenza stampa al termine del Consiglio Ue a Bruxelles, Cameron ha menzionato parole espresse durante i lavori dal presidente del consiglio Matteo Renzi, di cui ha detto avere l’appoggio su questa vicenda.

Londra dovrebbe versare 2,1 miliardi ma anche l’Italia è chiamata ad un ulteriore investimento di 340 milioni entro dicembre. Si tratta di un contributo aggiuntivo al bilancio Ue dovuto al ricalcolo del Pil con i nuovi criteri Eurostat che considerano anche l’economia sommersa. Un extra budget che però non è ancora sicuro e che sarà argomento di discussione dei prossimi vertici.

Secondo quanto riferito da Cameron, Renzi ha detto che “la gente non capisce, questa non è una cifra ma un’arma letale che porta le persone a pensare che la Commissione europea consista di tecnocrati” fuori dalla realtà. E “condivido queste parole dalla prima all’ultima”, ha aggiunto il premier inglese. “I britannici lo trovano inaccettabile, e anch’io”, ha concluso David Cameron dichiarando apertamente che “il conto entro il primo dicembre non lo pagherà mai”.

Ma il premier italiano ha precisato di non aver mai parlato di arma letale. “La discussione sulla politica economica è stata come sempre tosta e accesa”, ha detto Matteo Renzi, spiegando che il problema dell’Europa non sono gli extra-costi sul bilancio Ue – che ha scatenato un vero e proprio caso – ma “la tecnocrazia e la burocrazia”.

Ci sarebbe un’intesa tra l’Italia e l’Ue sulla legge di Stabilità per una correzione del deficit strutturale allo 0,3%. “Sulla manovra come vi avevamo detto non vi sono particolari preoccupazioni e problemi per l’Italia”, ha detto il presidente italiano a Bruxelles al termine del Consiglio Ue. “Nelle prossime ore sarà chiuso quello che dovrà essere chiuso”, ha concluso il premier italiano.

La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha detto invece: “Sono favorevole ad un coordinamento economico più stretto” nell’Eurozona.

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