“A Moratti credo che vada riconosciuto un grandissimo amore per la sua Inter e il grandissimo amore può portare a compiere alcune follie come accettare uno scudetto che non ha vinto”. L’eterna rivalità tra Juventus e Inter non conosce tregua. L’assemblea dei soci della Juventus esalta il presidente Andrea Agnelli, che prova anche a riconoscere i giusti meriti dell’ormai ex presidente nerazzurro: “Perdiamo comunque un grande personaggio dell’economia italiana in un mondo che ha bisogno di questi personaggi”.
Poi un passo indietro, si torna a parlare di Juventus-Roma: “Mi rifaccio alle parole di Garcia: alla fine penso sia il campo a dire sempre la verità. Le sue dichiarazioni sono state sagge – dichiara un po’ a sorpresa – così si ritorna ad una sana competitività al di là del terreno di gioco. Ha corretto il tiro delle dichiarazioni dei suoi tesserati. Una partita dura 90′ ma poi basta, tutto deve tornare in una giusta dimensione”.
Chiosa dedicata a Tavecchio, presidente federale da sempre osteggiato: “La sua elezione ha trascurato le indicazioni di calciatori, allenatori, arbitri e di una consistente parte della serie A. Una sconfitta per tanti e una vittoria per alcuni abili e disinvolti personaggi – puntualizza Agnelli riferendosi, evidentemente, a Claudio Lotito – il cui consenso nasce in un tempo lontano. Eppure io sono convinto che nel calcio italiano le forze conservatrici non riusciranno a soffocare quanti sostengono il cambiamento”.