Non c’è nessun rischio di contrarre l’Ebola se si sta in un ascensore o in un bus con una persona malata, anche se dovesse tossire o starnutire: lo afferma un panel di esperti riuniti dal New England Journal of Medicine secondo cui la trasmissione per via aerea è ”altamente improbabile”.
La rassicurazione degli esperti arriva subito dopo la notizia che Craig Spencer, il medico americano che si è ammalato di Ebola in Guinea e ha portato il virus a New York, ha viaggiato ieri in metro e su una auto Uber per andare e tornare da Brooklyn a Manhattan: ”Se ci fosse una trasmissione significativa per via aerea vedremmo dei casi generati spontaneamente, senza nessun legame con un paziente noto – spiega Armand Sprecher, epidemiologo di Medici Senza Frontiere – mentre tutte le indagini sui casi inevitabilmente portano a una esposizione significativa, con un contatto diretto con una persona molto malata o con il corpo di un paziente morto per il virus”.
La trasmissione del virus, sottolinea Arjun Srinivasan del Cdc, rimane molto difficile. ”Neppure le persone che vivevano con Thomas Eric Duncan, il primo caso statunitense, si sono ammalate – spiega l’esperto – questo è indicativo, anche perché la famiglia dell’uomo era in casa anche durante la fase sintomatica, con vomito e diarrea”.
Tutte le deduzioni sul virus, spiegano gli esperti, si basano sull’osservazione di cosa avviene durante le epidemia, mentre mancano studi scientifici. Ad esempio anche l’assunzione che chi guarisce poi non è più infettivo deriva da osservazioni empiriche. ”Chi guarisce torna a casa, e non genera nuovi casi – spiega Sprecher – quindi per quanto ne sappiamo non sono più infettivi”.