Ci vorrà del tempo, ma per Michael Schumacher la completa guarigione non è più una chimera: “Può recuperare non è più in coma. Ma dobbiamo dargli tempo, perché dopo un infortunio alla testa, il recupero è caratterizzato da diversi step”.
Il dottor Jean-Francois Payen, capo del reparto di anestesia e rianimazione dell’ospedale di Grenoble nel quale l’ex pilota tedesco è stato ricoverato per circa 6 mesi, si è detto ottimista: “Nel suo caso, la riabilitazione dovrebbe avvenire nel giro di diversi anni, da uno a tre”.
Un segnale positivo che si unisce a quello lanciato qualche settimana fa dal suo ex collega ai tempi della Ferrari, Jean Todt: “Sta combattendo, la sua condizione migliora ed è molto importante, così come lo è il fatto che ora sia a casa con la sua famiglia. Certamente non guiderà più una vettura di F1”.