Sì del Senato alla fiducia al Governo sul dl di riforma della Giustizia civile. L’esecutivo incassa il voto favorevole di 161 senatori, 51 contrari e nessun astenuto. Palazzo Madama ha approvato il maxiemendamento interamente sostitutivo della prima bozza.
Particolarmente dibattuti sono stati gli articoli 6, 12 e 16. L’articolo 6 disciplina la convenzione di negoziazione assistita nelle materie della separazione personale, della cessazione degli effetti civili o di scioglimento del matrimonio o di modifica delle condizioni di separazione o di divorzio. Il maxiemendamento prevede che l’accordo raggiunto tra le parti è trasmesso, per il nulla osta, al procuratore della repubblica presso il tribunale competente. In presenza di figli minori o di figli maggiorenni portatori di handicap o non autosufficienti, l’accordo deve essere autorizzato dal procuratore che, qualora lo ritenga non rispondente all’interesse dei figli, lo trasmette al presidente del tribunale. L’articolo 12 garantisce la possibilità di concludere, dinanzi all’ufficiale di stato civile, un accordo di separazione personale o di scioglimento secondo condizioni concordate. L’articolo 16 fissa il periodo di ferie di magistrati, avvocati e procuratori dello Stato dal 1° al 31 agosto di ciascun anno.
E slitta a novembre nell’Aula della Camera l’esame del decreto legge sulla Giustizia civile, il cui inizio era previsto dal 27 ottobre. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.