Quasi due italiani su tre, il 65%, ha paura a tavola perché ritiene che la crisi abbia fatto aumentare i rischi alimentari mentre ben il 2% dichiara di esserne stato vittima. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè divulgata in occasione della conferenza internazionale sulle frodi alimentari.
Sotto accusa per un italiano su cinque sono i cibi low cost “dietro i quali spesso si nascondono, infatti, ricette modificate, l’uso di ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi ma – denuncia la Coldiretti – possono a volte mascherare anche vere e proprie illegalità, come è confermato dall’escalation dei sequestri”.
“A preoccupare – spiega la Coldiretti – sono le frodi di quanti trovano nel settore alimentare una importante occasione di business. L’agricoltura e l’alimentare sono infatti considerate aree prioritarie di investimento dalla malavita che ne comprende la strategicità in tempo di crisi perché del cibo, anche in tempi di difficoltà, nessuno potrà fare a meno, ma soprattutto perché consente di infiltrarsi in modo capillare nella società civile e condizionare la vita quotidiana della persone in termini economici e salutistici. Le difficoltà economiche hanno costretto molti italiani a tagliare la spesa alimentare e a preferire l’acquisto di alimenti più economici prodotti spesso a prezzi troppo bassi per essere sinceri, che rischiano di avere un impatto sulla salute”.