Alla vigilia del vertice Ue che sancirà l’inizio di un “nuovo corso” dell’Unione, Matteo Renzi è entusiasta e ottimista: quello di domani, dice il premier italiano, è l’ultimo Consiglio europeo “della stagione precedente” e “le questioni principali oggetto della discussione con i partner europei, sollecitate e stressate dalla presidenza italiana, troveranno pieno compimento con la nuova commissione”.
Eppure Renzi potrebbe essere gelato dalla Commissione Europea che, secondo quanto appreso dall’agenzia ANSA, ha intenzione di inviare una lettera all’Italia e ad altri 4 paesi per chiedere chiarimenti sulla manovra 2015. La legge di Stabilità dunque potrebbe trasformarsi in uno scoglio. Ma il premier pensa all’Europa: “Siamo in una fase di transizione”, ha detto intervenendo in Senato “Come sempre, avrebbe chiosato Ennio Flaiano”. Così il premier Matteo Renzi in Senato
“L’Europa volta pagina nelle sue istituzioni. È l’ultimo Consiglio europeo guidato dal presidente Van Rompuy e con la guida del presidente Barroso alla Commissione. Credo si tratti di un passaggio davvero rilevante”, ha continuato il premier, lodando i prossimi interventi: “È stata una grande vittoria aver imposto un piano investimenti di 300 miliardi di euro, una attenzione non solo per il rigore e l’austerità ma anche per gli investimenti. E questo piano sta nella presidenza Junker, non in quella Barroso”.
“Vorrei stimolare la comunità italiana, l’opinione pubblica, gli editorialisti, a fare un salto di qualità nella discussione”, ha ricordato al Senato Renzi “Lo dico con franchezza. Quando un sottocommissario Ue o un portavoce dice mezza parola vengono fuori i titoloni come L’Europa minaccia l’Italia. Così viviamo una subalternità culturale”.