“La corruzione in Italia è un fenomeno sottovalutato. È difficile che una persona che ha corrotto venga giudicata in maniera riprovevole; spesso è considerata un furbo. Si possono cambiare le norme, prevedendo anche pene severe, ma il problema è soprattutto di tipo culturale”. A dirlo è Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, intervenendo al collegio universitario Santa Caterina di Pavia all’inaugurazione del ciclo di conferenze “Storia delle mafie italiane”.
Cantone si è soffermato anche sulla situazione dei contratti di Expo 2015, dei quali si sta occupando dalla scorsa estate. “Il contratto più importante di Expo – ha spiegato – riguarda l’istallazione della piastra su cui si stanno costruendo i padiglioni. Questo appalto è stato vinto da un’impresa che ha presentato un’offerta al ribasso del 43%. Il problema è che questo costo iniziale poi aumenta notevolmente con il sistema delle varianti. È indispensabile modificare l’attuale codice degli appalti: il governo ci sta provvedendo attraverso una legge delega”.