“L’Istituto chimico Farmaceutico Militare (Icfm) di Firenze ha terminato la sperimentazione di fase I per un farmaco chiamato ‘blocca emorragia’ che può essere efficace contro i sintomi del virus Ebola ed Emergency ne ha richiesto 1000 dosi che stanno per essere inviate in Sierra Leone”. Lo ha annunciato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ospite della trasmissione Porta a Porta.
Secondo la titolare del ministero della Salute, sul virus Ebola si sta diffondendo “un’eccessiva ondata di panico”. “Dobbiamo ricordare – ha precisato – che in Italia non c’è stato ancora nessun contagio“. In compenso “oggi dobbiamo fronteggiare ogni giorno dai 4 ai 6 falsi casi da gestire, persone che si presentano all’ospedale lamentando sintomi che poi non corrispondono fortunatamente alla malattia. Dobbiamo capire piuttosto – ha aggiunto – cosa è, come si trasmette e come affrontare eventuali casi” e mettere in atto tutto ciò che serve per “evitare che l’epidemia si trasformi in pandemia, perché questo sarebbe un problema per tutti”.
Il ministro bolla la proposta di Matteo Salvini e Marine Le Pen di la sospensione degli accordi di Schengen per scongiurare il pericolo di diffusione del virus ebola, come “un’operazione di bassa lega per prendere voti alle elezioni che arreca danni inenarrabili, non solo alla salute delle persone ma anche all’economia dell’Europa”. “Pensiamo – ha spiegato – cosa potrebbe significare bloccare gli scambi commerciali con l’Africa”.
L’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha intanto diffuso un nuovo bollettino. Per l’Oms si avvicina sempre più a quota 10mila vittime l’epidemia di Ebola in Africa occidentale. I casi accertati sono 9936, con 4877 morti. Il documento certifica ufficialmente le dichiarazioni di ‘Ebola free’ per Nigeria e Senegal, ma anche il fatto che in Sierra Leone ormai tutti i distretti hanno avuto almeno un caso. ”La trasmissione del virus rimane persistente e diffusa in Guinea, Liberia e Sierra Leone – afferma l’agenzia – in tutti i distretti in Liberia tranne uno e in tutti quelli in Sierra Leone c’è stato almeno un caso mentre in Guinea il numero di casi è relativamente minore, ma sempre alto in termini assoluti”. Particolarmente alto, spiega il rapporto, la diffusione fra gli operatori sanitari, fra cui si registrano 443 contagi e 244 morti.
La Commissione europea ha annunciato lo stanziamento di ulteriori 24,4 milioni di euro da investire urgentemente nella ricerca sul virus di Ebola.
Il finanziamento andrà a cinque progetti, che vanno da una sperimentazione clinica su larga scala di un vaccino potenziale, sino ai test sui farmaci esistenti e nuovi per il trattamento di Ebola.
Il denaro viene da “Horizon 2020”, il programma di ricerca e innovazione dell’Ue, e sarà versato grazie a una procedura accelerata in modo da far iniziare l’attività di ricerca il più presto possibile. La Commissione sta anche lavorando con l’industria del settore per lo sviluppo di vaccini, farmaci e diagnostica riguardanti Ebola e altre malattie emorragiche nell’ambito dell’iniziativa sui medicinali innovativi.
“Siamo in una corsa contro il tempo per Ebola, e dobbiamo affrontare – commenta il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso – la situazione di emergenza e allo stesso tempo avere una risposta di lungo termine. Sono quindi felice di annunciare questo finanziamento aggiuntivo di 24,4 milioni di euro che saranno messi a disposizione in modo da accelerare alcune delle ricerche più promettenti per lo sviluppo di vaccini e terapie”.
