È guarito dall’ebola il cameraman statunitense che si era ammalato in Liberia. Oggi stesso uscirà dell’isolamento del Nebraska Medical Center. Ashoka Mukpo lavorava come freelance della Nbc News a Monrovia, quando è rimasto contagiato dal virus letale.
E migliorano anche le condizioni di una delle due infermiere contagiate mentre curavano il “paziente zero” a Dallas. “Le condizioni cliniche di Nina Pham sono passate da discrete a buone”, hanno spiegato le autorità sanitarie americane.
“Riprendersi è una sensazione davvero mortificante”, ha detto il giornalista americano in un comunicato diffuso dall’ospedale. “Troppe persone non sono così fortunate come me. Sono davvero felice di essere vivo”. Mukpo lavorava per la Nbc da un giorno quando si è ammalato. “C’erano tantissime persone ammalate intorno a me la settimana in cui mi sono ammalato”, ha raccontato l’uomo. “Pensavo di essermi tenuto a debita distanza e vorrei capire che cosa è andato storto”.
E un passeggero di un aereo atterrato ieri all’aeroporto statunitense di Newark, in New Jersey, è stato ricoverato al Newark University Hospital perché manifesta sintomi compatibili con l’ebola. “Durante il processo di controllo per le persone arrivate negli Stati Uniti da Liberia, Sierra Leone e Guinea, un individuo ha manifestato possibili sintomi dell’ebola” ha detto una portavoce dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc). Le autorità statunitensi sono pronte a contattare gli altri passeggeri dell’aereo nel caso “fosse determinato qualsiasi tipo di rischio per loro”, ha aggiunto.