Un donna di 37 anni, Sylvie Monjia Ayed, è stata uccisa con un colpo di pistola dal padre durante una lite per dissidi di natura economica. Il delitto è avvenuto nella tarda serata di ieri nelle campagne di contrada Torrevecchia Carnazza, a Comiso, nel Ragusano.
L’assassino, Rafih Ayed, di 60 anni, che si era dato alla fuga, è stato catturato dalla squadra mobile di Ragusa, nelle campagne ed era ancora in possesso della pistola con la quale ha sparato alla donna. Alle ricerche ha partecipato un elicottero della polizia.
La vittima è una donna tunisina; sposata e madre di tre figli di 7, 13 e 14 anni. La sua identità non è stata resa nota perché gli investigatori non sono riusciti fino ad ora a informare i suoi figli. Il cadavere è stato scoperto ieri sera dalla polizia nelle campagne del paese, dopo una segnalazione al 113.
Secondo le prime indagini all’origine del delitto vi sarebbe l’ennesima lite familiare fra l’assassino, la figlia e il genero, anche lui tunisino. Il pubblico ministero ha disposto che la salma rimanesse a disposizione dell’Autorità giudiziaria per un’eventuale autopsia. Sul posto stanno completando il sopralluogo gli uomini della Polizia scientifica per appurare l’esatta dinamica dell’accaduto. Il colpo infatti potrebbe essere partito per sbaglio.
“Ho sbagliato, volevo uccidere mio genero, non mia figlia”, la confessione di Rafie Ahied. L’assassino, durante la fuga, aveva il cellulare acceso e ha addirittura risposto alla telefonata del capo della Mobile, Antonino Ciavola, che lo ha convinto a costituirsi.