Un uomo armato è entrato nel Parlamento canadese, ferendo a morte un soldato che si trovava all’esterno dell’edificio. La vittima è l’italocanadese Nathan Cirillo (nelle foto tratte da Faceboook).
La sede del Parlamento di Ottawa è stata circondata dai militari e sono stati avvertiti colpi d’arma da fuoco, almeno una ventina, all’interno. Un commando di soldati armati è stato dispiegato davanti all’ufficio del primo ministro Stephen Harper, che è riuscito a lasciare la sede e ora si troverebbe in un luogo sicuro.
Il presunto attentatore, Michael Zehaf-Bibeau, è stato ucciso in un conflitto a fuoco. E sul web l’agente che ha sparato raccoglie le simpatie di cittadini e parlamentari, come Craig Scott.
I testimoni che hanno assistito alla sparatoria hanno visto un uomo che sparava con un fucile a canna lunga. La polizia della città ha chiesto ai cittadini che abitano nel centro della metropoli di stare lontani dalla finestre e dalle terrazze delle loro case.
L’ambasciata Usa ad Ottawa è stata isolata per ragioni precauzionali di sicurezza dopo la sparatoria avvenuta al Parlamento canadese. Il presidente degli Usa Obama è stato informato di quanto accaduto e sta seguendo la vicenda. La Casa Bianca al momento non è in grado di dire se l’attacco in Canada sia di matrice terroristica, come confermato dal portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest.
Un secondo conflitto a fuoco è avvenuto anche davanti al National War Memorial, nel complesso governativo noto come Parliament Hill. Si indaga al momento sull’ipotesi che possa trattarsi dell’azione d’un commando.
La sparatoria arriva il giorno dopo in cui in Canada è stato proclamato l’allerta antiterrorismo. Ieri era morto uno dei due soldati investiti lunedì da un giovane convertito all’Islam a Saint-Jean-sur Richelieu, vicino a Montreal. Quello dell’incidente automobilistico è uno scenario di quelli previsti dall’Isis nei suoi messaggi ai musulmani. Nell’elevare il livello di allarme le autorità avevano però precisato di non essere in presenza di una minaccia specifica ma che, comunque, “individui o gruppi dentro il Canada hanno l’intenzione e le capacità di commettere atti di terrorismo”. Il sospetto jihadista era il 25enne Martin Couture-Rouleau, fermato per breve tempo a luglio scorso in un aeroporto del paese nordamericano mentre cercava di imbarcarsi su un volo diretto in Turchia. L’uomo, al quale era stato a suo tempo ritirato il passaporto, è stato ucciso dalla polizia nel corso di un’operazione seguita all’attentato.
“Il Canada – ha detto il premier Stephen Harper – non si lascerà mai intimidire” dai “gruppi terroristici” contro cui è pronto a “raddoppiare” le proprie iniziative di lotta. “Questo attacco – ha aggiunto Harper – ci porterà a rafforzare la nostra determinazione e i nostri sforzi, e quelli delle agenzie per la sicurezza nazionale, per adottare tutte le misure necessarie a identificare e contrastare le minacce e garantire la sicurezza al Canada”. Allo stesso modo, ha proseguito, “ci porterà a rafforzare e a raddoppiare i nostri sforzi e la nostra lotta contro le organizzazioni terroristiche che brutalizzano così tante persone nel mondo”. “Non avranno mai un rifugio sicuro”, ha concluso.
La Polizia ha diffuso tramite Twitter un appello, in cui si chiede ai cittadini che hanno informazioni o hanno notato “attività sospette” di contattare il comando.
“Oggi è un giorno triste e tragico per la nostra città e per il nostro Paese”, il commento del sindaco di Ottawa, Jim Watson.