Si chiama Beth Goodier ed è una ragazza britannica che soffre della sindrome di Kleine-Levin, altresì chiamata “sindrome della bella addormentata”, un disturbo neurologico che causa crisi di eccesso di sonno, che possono durare giorni o persino settimane.
La patologia le ha “rovinato la vita”: “Ormai ho l’età in cui ci si dovrebbe divertire, stare fuori con gli amici e via dicendo – afferma nel corso di un’intervista alla BBC – Invece, io non posso fare quello che fanno tutti i miei coetanei, perché ho sempre bisogno della supervisione di mia madre, per colpa di questa malattia. Una cosa davvero frustrante”.
Sono circa mille le persone affette dalla sindrome e, tra queste, circa il 70% è uomo: il problema principale deriva dal fatto che nei pochi momenti di veglia, chi ne soffre diventa irritabile, disorientato e assume comportamenti infantili.
“La caratteristica della malattia è che colpisce di solito attorno ai 13/15 anni – ha spiegato il neurologo Guy Leschziner – Ma non dura per tutta la vita. Resta latente nelle persone colpite per circa 15 anni, manifestandosi di quando in quando. Poi si attenua, fino a svanire”.
“So che andrà via – continua Beth – ma questo non mi consola. Questi sono anni cruciali per la mia formazione, per i miei studi, per i miei rapporti sociali e famigliari. Sapere di non poterli vivere appieno è una cosa davvero devastante”.