Si allarga il fronte degli scontenti dopo che il governo ha varato la legge di Stabilità. A dire “No” sono i segretari generali di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima.
“La norma contenuta nella legge di stabilità che ritarda il pagamento della pensione al 10 del mese – dicono – è un vero e proprio accanimento nei confronti degli anziani”.
“Il governo – si legge nel comunicato – non ha previsto per loro alcun tipo di aiuto e di sostegno ma ha pensato a come complicargli ulteriormente la vita. È semplicemente inaccettabile. Ci domandiamo che cosa abbiano fatto di male gli anziani e i pensionati per essere trattati così”.
Assolutamente contrario al provvedimento anche il Codacons. “Se il provvedimento otterrà il via libera, il danno per i pensionati sarà enorme, così come i disagi per gli anziani – denuncia il presidente Carlo Rienzi – Sulla data di pagamento all’1 del mese si basano infatti numerose scadenze in capo ai pensionati, come rate di affitti, mutui, debiti, finanziamenti, oppure abbonamenti e altre scadenze. Ma anche in assenza di tali impegni finanziari, il posticipo dei pagamenti – considerato soprattutto che in Italia vi sono 2,1 milioni di pensionati che ricevono un assegno di importo al di sotto dei 500 euro, cifra inferiore alla soglia di povertà relativa fissata dall’Istat – creerà un gap che oltre a produrre evidenti disagi potrebbe mettere in seria crisi la liquidità di migliaia di anziani, con conti bancari in rosso e pagamenti di commissioni in favore delle banche”.
Sul sito www.codacons.it sarà pubblicato un modulo attraverso il quale tutti i cittadini che percepiscono una pensione possono “diffidare l’Inps a non introdurre la novità prevista dalla Legge di Stabilità, in quanto provvedimento lesivo dei diritti di tale categoria di cittadini”.