È in corso a Roma, davanti al Ministero dello sviluppo economico, il presidio dei lavoratori della formazione professionale organizzato dalla Flc Cgil per chiedere l’apertura di un tavolo nazionale di crisi sul settore.
I sindacalisti di Flc e Cgil Sicilia attendono di essere ricevuti per illustrare i contenuti della vertenza e le loro richieste.
Si tratta dell’ennesima protesta degli operatori del settore.
La richiesta di un tavolo nazionale di crisi sulla formazione professionale è stata formalmente avanzata dalla Flc e dalla Cgil della Sicilia al ministero dello sviluppo economico, mentre era in corso il sit-in di lavoratori. Ed è l’oggetto adesso di un verbale che entro domani il Mise inoltrerà al ministro del Lavoro Poletti e alla presidenza della Regione siciliana. Ne danno notizia Cgil e Flc Sicilia al termine dell’incontro con i funzionari del Mise che si occupano di crisi aziendali.
“Abbiamo illustrato la drammaticità della situazione -riferiscono Giusto Scozzaro (Flc) e Monica Genovese (Cgil) – rispetto alla quale il governo regionale non riesce a dare risposte tempestive e credibili”. Cgil e Flc chiedono ora al governo nazionale “risposte immediate, vista la gravità della situazione, in termini di ammortizzatori sociali e di incentivi all’esodo”.
Attualmente per la sola formazione professionale giacciono in Sicilia istanze di ammortizzatori sociali in deroga per 22 milioni. Dopo i sit-in di ieri e l’incontro di oggi si va domani allo sciopero generale del comparto, proclamato dalla Flc Sicilia, con manifestazione regionale in mattinata davanti palazzo d’Orleans, sede del governo.