Entra nel vivo l’inchiesta giudiziaria per rimborsi gonfiati e spese pazze alla Regione Piemonte. Il gip Roberto Ruscello ha disposto l’imputazione coatta per il vicepresidente della Giunta Chiamparino, Aldo Reschigna, l’assessore Monica Cerutti e una decina di ex consiglieri regionali.
Delle richieste di archiviazione presentate dalla procura di Torino, il gip ne ha accolte solo sei, fra cui quella dell’ex governatore (oggi europarlamentare) Mercedes Bresso.
L’imputazione coattiva riguarda Fabrizio Comba, Giampiero Leo, Gianluca Vignale, Luca Pedrale (area centrodestra) e, per il centrosinistra, Eleonora Artesio, il capogruppo e segretario piemontese del Pd Davide Gariglio, l’onorevole Stefano Lepri, Angela Motta, Aldo Reschigna, attuale vicepresidente nella giunta guidata da Sergio Chiamparino, e Monica Cerutti, attuale assessore alle Pari opportunità. I pubblici ministeri dovranno chiedere il rinvio a giudizio degli interessati.
“Al momento non c’è ancora nessun rinvio a giudizio”, commenta il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. L’imputazione coatta prevede infatti che i pm chiedano il rinvio a giudizio. Un altro giudice stabilirà se dovranno essere processati o no. “Appena la notizia è emersa – ha aggiunto – i due assessori hanno subito messo a disposizione le loro deleghe, che io ho respinto nel modo più netto. Ho piena fiducia in loro”.