L’Australia ha raggiunto un accordo con il nuovo governo iracheno per il dispiegamento di circa 200 delle sue forze speciali per addestrare le truppe locali nel combattere contro i militanti dell’Isis. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri australiana Julie Bishop, dopo aver incontrato a Baghdad il suo omologo Ibrahim al-Jaafari e alti funzionari.
L’accordo permette il dispiegamento in Iraq delle forze australiane, da un mese in attesa negli Emirati arabi uniti, perché Baghdad non assicurava ancora le protezioni legali formali che Canberra chiedeva.
“Abbiamo concluso un accordo sulla struttura legale che consente alle nostre forze speciali di operare in Iraq, quindi d’ora in poi sarà una questione operativa”, ha detto Bishop. La missione delle forze speciali, ha precisato, sarà di “consigliare e assistere il governo iracheno nel costruire la capacità delle forze di sicurezza irachene”. Canberra non ha alcun piano di mandare truppe di terra a combattere a fianco delle forze irachene, ha assicurato.
L’Australia è stata una delle prime nazioni a unirsi alla campagna aerea della coalizione guidata dagli Usa e ha messo a disposizione un totale di 600 soldati, fra cui le forze speciali.
L’esercito americano ha intanto paracadutato armi, munizioni e materiale medico ai curdi in Siria assediati nella città di Kobane, vicino al confine turco. Lo ha reso noto il Centro di comando americano per il Medio Oriente e l’Asia centrale. Un aereo cargo C-130 ha effettuato numerosi lanci di materiale fornito dalle autorità curde in Iraq per consentire agli assediati di resistere all’offensiva dell’Isis contro la città, ha precisato il Centro in un comunicato.