All’indomani della lite in diretta tv tra Marco Travaglio e Michele Santoro, le parole del conduttore di Servizio Pubblico sembravano poter dar vita alla pace tra i due. “Non ho problemi a continuare il nostro rapporto”, ha scritto Santoro. E oggi Travaglio risponde in un editoriale pubblicato sul Fatto Quotidiano: “Mi scuso, con la Democrazia tutta, per aver colto la differenza tra l’insulto e la critica, tra il lasciar parlare e il lasciar mentire. Mi scuso, con chicchessia, per non esser nato foca ammaestrata che canta o tace al fischio del domatore”.
Parole al vetriolo che continuano ad alimentare la polemiche sull’alluvione di Genova: “Mi scuso, con tutti, per aver abbandonato lo studio di Servizio Pubblico proprio quando stavano per convincermi – continua il giornalista – ancora dieci secondi, e avrei confessato che l’alluvione l’ho fatta io. Il fango c’est moi”.