Maurizio Zamparini contro i vertici del calcio italiano ed europeo. Ospite della trasmissione La Zanzara su Radio 24, il patron del Palermo attacca forntalmente il presidente dell’Uefa Michel Platini: “Ho letto che è contro la moviola ma deve ricordarsi che fino a poco fa faceva il giocatore e sparare sentenze non è compito suo, che c… ne sa? Solo perché l’hanno nominato presidente dell’Uefa pensa di poter sparare, anche sul calcio italiano.
“Abbiamo già Blatter, questo svizzerotto che ci chiama razzisti e non venne neanche a premiarci al Mondiale – rincara l’imprenditore friulano – Ma quale lezione pensa di dare all’Italia da quel pulpito, noi possiamo dare tante lezioni a lui. Platini è il francesino con la puzza sotto al naso, ci tratta come sudditi, è la loro mentalità, che parli di cavoli suoi dei francesi, non dobbiamo darci peso”.
Poi una “riflessione” su Tavecchio, presidente della Federcalcio da sempre sponsorizzato da Zamparini: “lo hanno criminalizzato per una battuta, ma lo volevano attaccare perché è una lotta di potere tra il clan Agnelli e il clan Lotito. Ma ha ragione Della Valle a dire che gli Agnelli hanno preso tanto dall’Italia e poi via – dichiara – come i piemontesi quando hanno detto che hanno liberato il sud, sono andati, hanno preso tutto e sono andati via”.
“Marchionne può pagare le tasse dove vuole, ma non venga a farci lezioni su come si fa impresa in Italia”. Nel mirino c’è anche la famiglia Angelli e il gruppo Fiat a capo della Juventus. “A me non piace la Fiat come centro di potere. Quindici anni fa la Fiat sembrava fallita, adesso è un colosso mondiale con la crisi dell’auto. Come mai? Forse sono nella cricca del Bilderberg, di quelle cose là”.
Iachini a rischio esonero? No, il presidente rosanero è cambiato. Almeno così dice: “Ne ho cacciati così tanti di allenatori che mi sono stufato. Con Iachini c’è un rapporto da padre a figlio, è un ragazzo molto serio e va aiutato. Il Zamparini di un tempo lo avrebbe già cacciato ma con l’età si diventa più saggi”.