La Procura di Forlì ha aperto ufficialmente un’indagine sui fatti che portarono all’esclusione di Marco Pantani a Madonna di Campiglio alla penultima tappa del Giro del 1999. Oltre ai misteri sulla morte del Pirata, tornano ancora ombre su un altro episodio mai chiarito del tutto.
Le sue analisi sarebbero state “alterate”. Qualcuno avrebbe truccato l’esito degli esami effettuati dopo la tappa di Madonna di Campiglio facendo risultare l’ematocrito troppo alto, segnando così l’inizio della fine della carriera del campione di ciclismo, portandolo a quel tracollo che poi segnò anche la fine della sua vita. E le prime ipotesi parlerebbero anche di un coinvolgimento della camorra.
A Campiglio Pantani è stato espulso da truffatore, gettando sulla sua carriera un’onta sulla quale adesso si cerca di fare luce. Così il procuratore capo di Forlì Sergio Sottani coadiuvato dalla dottoressa Spirito ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Entro breve sarà ascoltato anche l’ex boss della malavita Renato Vallanzasca, il primo a ipotizzare che dietro quella storia potesse esserci un giro di scommesse clandestine: il boss della malavita, scrisse alla mamma del Pirata di essere stato avvicinato in carcere da un camorrista.
Diversi testimoni sono stati ascoltati e l’indagine ha già portato a scoperte e rivelazioni importanti. Ma sembra essere solo l’inizio.