“Madame pipì” è l’ultima fatica di Tinto Brass, 81enne, padre dell’erotismo all’italiana. Stavolta non si tratta dell’ultimo un film bensì del primo libro, scritto a quattro mani con la compagna Caterina Varzi, giovane psicoanalista calabrese.
Il volume esce in libreria il 22 ottobre, edito da Bompiani, e racconta la vicenda di Antoinette, 40 anni, addetta alla sorveglianza delle toilettes in una brasserie parigina. Qui la donna conosce François, dieci anni più giovane di lei, vicedirettore di un istituto di cura di patologie psichiatriche.
Subito tra loro scatta una passione intrisa dell’ossessione di lui per l’ordine e la disciplina e dal bisogno di lei di trovare nell’altro la sicurezza che non ha mai avuto, per avere la quale è pronta a ogni genere di sottomissione. Ne nasce una relazione controversa intrisa dai dualismi padrone e schiava, vittima e carnefice, entrambi persi in un gioco di seduzione forte e imprevedibile.
A inserirsi in questo idillio perverso, il figlio di Antoinette, Charlot, un bambino affetto da una lieve forma di autismo. Assieme all’81enne maestro dell’Eros italiano, che ha Varzi ha già scritto diverse sceneggiature. Tra queste “Coiffeur pour dame” e “A sangue caldo”.