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“Berlusconi non sapeva che Ruby era minorenne” | Le motivazioni dell’assoluzione in appello

Silvio Berlusconi non sapeva la vera età di Ruby durante le serate ad Arcore. Lo scrivono i giudici della Corte d’Appello di Milano nelle motivazioni della sentenza con cui nel mese di luglio hanno assolto l’ex premier. Era accusato di concussione e prostituzione minorile.

Secondo il collegio presieduto da Enrico Tranfa, la giovane “non aveva alcun interesse a confessare la sua minore età” e poi dalla “consapevolezza della minore età (…) in capo a Emilio Fede non può comunque trarsi la prova certa di analoga consapevolezza in Berlusconi”. Secondo la Corte, infatti, la “‘logica che presiede il corso delle vicende umane’ non è regola di esperienza idonea a reggere la conclusione cui perviene il Tribunale”. 

Tra l’altro, secondo i giudici, la consapevolezza da parte dell’ex premier che Ruby fosse minorenne “quand’anche fosse ritenuta pienamente dimostrata” non sarebbe “sufficiente a dare prova certa del dolo dell’imputato”, assolto dall’accusa di prostituzione minorile con la formula “perché il fatto non costituisce reato”.  

Mentre è provato che Ruby abbia partecipato “agli intrattenimenti e interazioni a sfondo sessuale” ad Arcore, “intrattenimenti” caratterizzati dalla “sfrontata disinibizione delle ragazze”, dalla “ostentazione di nudità” e dalla “disponibilità a strusciamenti, palpeggiamenti o simulazione di atti sessuali”.

Per la Corte, inoltre, quando Berlusconi chiamò in Questura per l’affidamento della giovane a Nicole Minetti non minacciò l’ufficiale di turno. “Deve escludersi che (…) – si legge – la costrizione mediante minaccia fosse l’unico strumento per riuscire ad ottenere l’affidamento di Karima El Marough a Nicole Minetti”.

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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