Notte tranquilla e senza emergenze segnalate a Genova. Per la prima volta da molti giorni sulla città e la provincia splende il sole e il cielo appare libero da nuvole.
I vigili del fuoco hanno lavorato per tutta la notte per liberare dall’acqua e dal fango le zone più colpite. In particolare gli interventi si sono concentrati nelle zone della Foce, di San Fruttuoso e del Quadrilatero. Prosegue anche il lavoro dei cosiddetti “angeli del fango“, i volontari che da quando è scattata l’emergenza stanno lavorando per liberare le strade dal fango. (nelle foto tratte dalla pagina Facebook ‘Angeli del fango Genova’). L’allerta meteo è cessata a mezzanotte.
Giovedì saranno celebrati i funerali di Antonio Campanella, il pensionato cinquantasettenne, ex infermiere, morto travolto dalle acque del Bisagno la notte tra il 9 e il 10 ottobre. Il sindaco Marco Doria ha decretato il lutto cittadino per il giorno delle esequie.
Le scuole resteranno chiuse, per ordinanza prefettizia, per consentire al personale amministrativo di verificare la presenza di eventuali problemi di natura strutturale conseguente all’alluvione. Traffico cittadino e trasporti pubblici con ancora forti limitazioni. Nell’entroterra sono isolate varie frazioni nel comune di Cicagna a causa delle frane: Mortasco, Molinetta, Scanielli. A Neirone sono isolate le frazioni di Bassi e di Forcossino. A Recco si sta organizzando lo smaltimento del materiale alluvionato.
L’attenzione si sta invece spostando a Parma (nella foto di copertina), dove l’esondazione del torrente Baganza ha creato ingenti danni. Il sindaco Federico Pizzarotti parla di una “città ferita e debole”.
Le strade sono invase dal fango e l’acqua ha invaso scantinati, nei negozi e nei piani bassi delle abitazioni. Crollato il ponte pedonale della Navetta e gli altri ponti chiusi fino a tarda sera. I danni non sono ancora stati calcolati, ma il primo cittadino chiederà lo stato di catastrofe naturale. Oggi in città le scuole resteranno chiuse. Saltata anche la rete di telefonia mobile Telecom, dopo che una centralina è rimasta sommersa dall’acqua. In provincia, invece, è ancora allarme per la piena dei fiumi: numerose frane hanno isolato intere frazioni.
“La situazione è molto peggio del previsto a causa del molto fango – ha spiegato Pizzarotti -. Oggi ne esce una città ferita e debole a questo tipo di eventi, mai vista in 40 anni acqua a barriera Bixio. Sono colpito dalla sofferenza delle persone che hanno avuto molti danni e che sono ancora senza luce. Questi eventi, in poche ore una quantità d’acqua equivalente a mesi, devono essere sempre più previsti e gestiti. La cassa di espansione sul Baganza dovrà diventare una priorità per evitare il ripetersi di questi eventi. I danni penso saranno più del costo dell’opera. Inizieremo a quantificare l’impatto e a organizzare le procedure per richiedere finanziamenti e catastrofe naturale“.
Il Comune ha i telefoni completamente isolati, pertanto non risponde il centralino e non può rispondere la centrale della Polizia Municipale. Problemi analoghi in altre aree della regione, soprattutto nel Piacentino e a Reggio Emilia.
“La viabilità è ancora in una situazione di assoluta precarietà – spiega il municipio in una nota – chiuso il sottopasso di via Europa, chiuse piazzale Marsala e via Varese. Chiuso piazzale Barbieri per gli accessi in via Spezia e via Volturno con i veicoli deviati in viale Vittoria; chiuse via Po e via Navetta, ponte Nuovo sul Baganza (Ponte dei Carrettieri) non percorribile se non dai mezzi di emergenza, parzialmente chiuse anche via Farnese e via Taro. Le pattuglie della polizia municipale sono impegnate sulla strada a pieno organico; gli agenti operano anche all’interno del quartiere tra via Navetta e via Baganza per portare aiuto ai cittadini in difficoltà”.
Funziona invece regolarmente la stazione ferroviaria, compresi i viali Falcone e Borsellino. Il nuovo ponte a nord, Ponte Europa, è percorribile con l’obbligo di svolta a sinistra verso l’autostrada, in quanto si sta provvedendo alla ripulitura del sottopasso di via Europa – Ponte delle Nazioni. In questa fase, i soccorritori rispondono in via prioritaria alle emergenze di tipo sanitario, stanno per entrare in azione le idrovore e gli altri mezzi d’opera per liberare dall’acqua anche gli spazi privati allagati.
Non piove più in provincia di Alessandria, colpita ieri da una violenta ondata di maltempo, ma resta alta l’allerta per il rischio frane. Le idrovore hanno lavorato tutta la notte per liberare strade ed edifici allagati e oggi i tecnici della Provincia, accompagnati dai geologi della Regione Piemonte e dai vigili del fuoco, effettueranno i sopralluoghi necessari per la prima stima dei danni. “Abbiamo chiesto alla Regione di chiedere lo stato di calamità, sono indispensabili nuove risorse”, afferma Rocchino Muliere, sindaco di Novi Ligure. Nelle zone più colpite oggi le scuole resteranno chiuse, così come non sono andati a scuola nel capoluogo gli alunni delle superiori e gli universitari.
“Non c’è una strada che non sia stata coperta da fango. Le fognature sono saltate e due frazioni sono ancora isolate”, dice il sindaco di Gavi Nicoletta Albano. “L’acqua è entrata dappertutto”, aggiunge il primo cittadino di Arquata Scrivia, Paolo Spineto. A Viguzzolo, altro paese del basso Piemonte colpito, le acque hanno raggiunto anche il metro e mezzo di altezza.