All’indomani dei nubifragi di Genova, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha incontrato il corpo forestale. E ha approfittato dell’occasione istituzionale per ridimensionare le polemiche. “Non bastano motivazioni vaghe delle responsabilità o delle cause. Ho sentito un rischio anche di riferimenti generici, troppo generici, a proposito di quello che è accaduto di recente a Genova da ultimo, a burocrazie lente o a interventi giudiziari impropri. Bisogna essere molto circostanziati”, avverte il Capo dello Stato.
Essere “molto circostanziati”, sottolinea Napolitano, nel vedere “dove ci sono stati dei comportamenti che hanno provocato danni”. “Credo di dover condividere, all’indomani dei fatti così sbalorditivi e sconvolgenti di Genova, l’accento messo sull’importanza che ha la tutela del patrimonio forestale – prosegue Napolitano – anche per prevenire rischi derivanti dal dissesto idrogeologico di cui purtroppo il nostro Paese soffre endemicamente”.
“E – aggiunge – bisogna allargare il discorso e far risalire l’impegno a un complessivo quadro di responsabilità per la tutela del nostro territorio, patrimonio forestale, patrimonio boschivo, patrimonio naturale in genere, perché questo, oltretutto, è il modo anche di salvaguardare la vita dei cittadini, di salvaguardare la normalità della vita urbana in fasi che sono anche molto rischiose – non possiamo non prenderne atto – dal punto di vista del cambiamento climatico. Ma anche di fronte al cambiamento climatico c’è la possibilità di attrezzarsi nel senso di rafforzare decisamente quello che già doveva essere fatto prima che iniziasse questa era ancora più impegnativa e di sfida per lo Stato, e per tutte le articolazioni che esso presenta nell’interesse della popolazione”.