Niente da fare per l’Italia di Marco Bonitta, il Brasile batte 3-2 le azzurre nella finale per il terzo e quarto posto del Mondiale di volley femminile conquistando la medaglia di bronzo. Al Forum di Assago incontro intenso, vivo, combattuto ad armi pari a partire dal terzo set. Peccato per l’arbitraggio, unica macchia di una serata quasi perfetta.
Il Brasile domina dal primo al secondo set senza lasciare scampo al gioco azzurro. Il sestetto di Bonitta è completamente in balia della superiorità tecnica e atletica della Nazionale sudamericana, solamente la Diouf riesce a limitare il passivo, che comunque rimane pesantissimo: 15-25 nel primo set e 13-25 nel secondo.
Nel terzo set il grande colpo di reni delle azzurre guidate da un pubblico sempre vicino ad un sestetto che ha sempre lasciato tutto sul campo. Si chiude sul 25-22, il film sembra quello di Italia-Cina.
Questa volta, però, le padrone di casa decidono di andare oltre qualsiasi naturale difficoltà. Una splendida Valentina Diouf e l’esperienza della solita Del Core consentono all’Italia di vincere un lunghissimo e snervante testa a testa che si chiude sul 25-22. L’arbitro commette almeno tre gravi errori a sfavore delle italiane. Fortunatamente, però, il risultato non ne risente più di tanto: si passa al tie-break.
Fe Garay e Sheila giganteggiano, l’Italia va lentamente in affanno. Termina 15-7 nel tie-break per il finale 3-2 verdeoro. Il Brasile vince la medaglia di bronzo, ma l’Italia è quarta a testa alta.
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Il nome della Diouf è Valentina. Antonella è quello della Del Core
Niente di nuovo l'Italia evidentemente paga il prezzo di una pessima reputazione ( corruzione, furbizia, ladrocinio etc.etc.) della gestione paese, riflettendosi purtroppo in ambiti in cui invece prevalgono valori di eccellenza come negli sport ( calcio escluso non lo considero sport )
Mai visto accanimento di giudizio arbitrale viziato, come quello riservato a squadre o atleti italiani da decenni oramai, Solamente lo studio di tecnologie intelligenti e imparziali per l'analisi di una tecnica del gesto, delle misure spazio temporali oggi tecnicamente possibile, permetterebbe di eliminare il giudizio umano, il problema è che dietro una vittoria si celano enormi interessi di parte e di immagine, e non sempre il migliore coincide con il ruolo assunto sullo scacchiere geopolitico internazionale.