Archiviato il successo di Palermo contro l’Azerbaigian, l’Italia di Antonio Conte si prepara ad un nuovo match di qualificazione per Euro 2016. Sulla strada degli azzurri adesso c”è Malta, formazione da non sottovalutare: “Contro i maltesi sarà necessario qualche cambio – dichiara il ct italiano nella conferenza stampa della vigilia – Pellè può essere un’opzione per il match del Ta’Qali, così come Destro e Giovinco”.
“Ci aspettiamo una partita ostica – prosegue Conte – Contro la Norvegia hanno giocato a viso aperto e preso gol su contropied. Pirlo essenziale per il gioco dell’Italia? Andrea ha fatto bene, rientra da un infortunio serio e faremo delle valutazioni. Verratti è nelle condizioni migliori per giocare – prosegue – Pirlo è abituato a subire marcature a uomo, una scelta che va a discapito del calcio. Il bel gioco porta alla vittoria, lavoriamo per un calcio propositivo”.
Conte allenatore più da club che non da Nazionale? Il diretto interessato ha le idee chiare: “Io devo essere un allenatore di questa nazionale. Di solito il c.t. è un selezionatore, io tutto voglio fare tranne che il selezionatore – prova a spiegare – Il motivo per cui ho deciso di avventurarmi in questa sfida è il fatto di poter fare della Nazionale un piccolo club. Certo, mi piacerebbe essere come Bearzot o altri anche per quello che hanno vinto”.
Infine parola a Gigi Buffon, che ritorna sulla sfida del Renzo Barbera: “Non ho dovuto alzare la voce dopo la gara con l’Azerbaigian. Ci sono momenti in cui certi giocatori devono farsi sentire e dire la loro, ma per quella partita i miei compagni vanno solo applauditi – puntualizza il capitano della Nazionale – Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, e allora è stata molto bella la reazione veemente dell’ultimo quarto d’ora dopo il loro pareggio. In generale, mi piace l’applicazione, la dedizione e la grande voglia che stanno mettendo in ogni seduta di allenamento”.
C’è tempo anche per tornare su Juventus-Roma, sulle polemiche del post partita e sulle dichiarazioni al veleno di Totti: “Non mi sono sentito con lui – rivela Buffon – non mi interessa fare polemiche dopo il novantesimo, è qualcosa che non mi appartiene come persona e non lo dico perché spesso il risultato viene dalla mia parte. Nella mia carriera ho vinto tanto, ma ho perso anche tanto. Sono arrivato terzo, quarto e settimo per due anni consecutivi – prosegue – però non penso che abbiate mai visto Buffon fare interviste in cui inveiva contro qualcuno o magari poteva buttare lì illazioni di turno che non fanno bene a nessuno e al nostro movimento”.
Chiosa dedicata a Zoff, ex portiere e ct della Nazionale azzurra, che aveva rimproverato Buffon nella sua autobiografia per le parole rivolte ad alcuni compagni dopo l’eliminazione dal Mondiale: “Lui è una persona equilibrata, ha tanta esperienza di me e c’è da imparare da tutti, soprattutto da chi che si è fatto conoscere nella maniera in cui lo ha fatto lui. Certo, chi l’ha interpretata nel modo giusto non ha fatto quel tipo di valutazioni, ma per come è venuto fuori e per ciò che ne è uscito può avere ragione. Ma il nesso e il momento erano completamente diversi”.