Allarme per la ripresa dell’economia mondiale. A lanciarlo è la Bce, preoccupata per la debolezza della ripresa rispetto alle attese. A confermarlo è il presidente della Banca centrale Europea Mario Draghi, nella conferenza stampa a margine dei lavori del Fondo Monetario Internazionale, che ha però frenato: “Dare un giudizio ora sulle leggi di bilancio di Francia o di altri Paesi sarebbe prematuro”.
Le manovra che i paesi dell’Ue devono portare a Bruxelles sono ancora delle semplici bozze. Il tutto verrà rifinito a novembre, con la riunione dell’Eurogruppo. Ma intanto Draghi non si tira indietro: “La Bce è pronta a ulteriori azioni se necessario, è pronta ad agire nell’ambito del suo mandato”.
“Nei prossimi mesi il freno alla crescita derivante dalle politiche di consolidamento fiscale dovrebbe allentarsi. Ci aspettiamo che i venti contrari diventino molto più tenui in futuro», ha aggiunto Draghi “Tutti noi rimaniamo impegnati a non considerare i tassi di cambio come un obiettivo di politica monetaria”.
Anche Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia, ha partecipato ai lavori del Fondo Monetario Internazionale a Washington. Il ministro ha affermato che “la politica di bilancio dell’Italia è tra le più sostenibili d’Europa”. Secondo Padoan la recessione potrebbe essere positiva: “Il nostro Paese dimostra che si possono fare riforme in un periodo di recessione e che la recessione è uno stimolo a fare le riforme”.