Ci sono sempre meno turisti negli alberghi italiani: l’allarme è di Federalberghi che annuncia la chiusura in rosso per il 2014. “Un risultato fortemente al di sotto delle aspettative quello registrato nei primi 9 mesi del 2014 nel comparto alberghiero”, ha detto senza mezzi termini il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca a Rimini per il TTG Incontri.
È ora di mettere mano “con celerità a tutta una serie di semplificazioni, che possono imprimere nuovo impulso ai consumi ed agli investimenti, senza oneri per le finanze pubbliche”, secondo le indicazione di Bocca. Tra le semplificazioni ‘suggerite’ per il settore, “agevolare il rilascio dei visti turistici, anche per via telematica, non ostacolare gli alberghi che vogliono offrire ai propri clienti servizi accessori, facilitare il cambio di destinazione d’uso degli immobili, applicare i medesimi limiti all’uso del contante che vigono nei Paesi confinanti. Il decreto Sblocca Italia, in questi giorni all’esame del Parlamento, può costituire il veicolo ottimale per realizzare alcune di queste semplificazioni”.
“Altrettanto importante”, a giudizio del presidente di Federalberghi – è la promozione della destinazione Italia, che – in attesa della riforma del titolo V – necessita di una cabina di regia dotata di mezzi adeguati. A tal proposito, apprezziamo il proposito di razionalizzare l’impiego delle risorse, che non può tuttavia essere confuso con lo smantellamento della rete di promozione del nostro Paese all’estero”.
Lo stallo delle presenze combinato con il calo dei prezzi degli hotel preannuncia una chiusura in rosso per i conti 2014. Il consuntivo dei primi 9 mesi di un anno fiacco e difficile per il settore turistico è stato fatto da Federalberghi con la presentazione dei dati elaborati dal Centro Studi in anteprima alla kermesse di TTG Incontri/Sia Guest, appuntamento internazionale del turismo apertosi oggi alla Fiera di Rimini.
A settembre si è registrata una performance positiva dei turisti stranieri per gli alberghi italiani (+2% di presenze rispetto a settembre 2013), mentre la domanda interna fa segnare l’ennesimo calo (-0,9%). Ma, nel complesso, i quattro mesi estivi producono un risultato di assoluta stagnazione (+0,1% di pernottamenti tra italiani e stranieri) determinato da un meno 0,6% degli italiani ed un +0,9% degli stranieri. Si proietta, quindi, anche sul terzo trimestre la bonaccia che Istat ha rilevato nella prima parte del 2014 (+0,1% nel semestre gennaio-giugno). Lo stallo delle presenze e il calo dei prezzi degli hotel certificato da Istat (-1,3% ad agosto e -2,4% a settembre rispetto ai corrispondenti mesi del 2013) preannuncia un fatturato complessivo degli alberghi ancora saldamente attestato sotto i livelli del 2008.