Per la prima volta dall’arresto di Massimo Bossetti ha deciso di parlare davanti alle telecamere la moglie Marita Comi. In esclusiva al programma di Canale 5 “Matrix” la donna continua a difendere il marito, finora l’unico indiziato per l’omicidio della piccola Yara: “Sono sicura della sua innocenza. La nostra vita è stata stravolta ma la cosa che mi fa male è sapere che il killer di Yara è ancora libero. Capisco però il dolore della famiglia Gambirasio”.
La donna ripercorre gli ultimi mesi, sin dal momento dell’arresto di Bossetti. “Dalla faccia era sconvolto. Lui è muratore, stava gettando la soletta, era nel bitume fresco, non poteva scappare. L’hanno ammanettato subito e gli hanno detto: non parlare, non dir niente, non guardarci in faccia. Era sconvolto, non sapeva dove guardare, non era lui”, ha risposto al presntatore Luca Telese che sottolineava come l’apparente imperturbabilità di Bossetti durante l’arresto sia stata interpretata come un indizio di colpevolezza.
“Quando venne portato in caserma – continua la moglie – sentì le urla della gente che invocava la pena morte. Mi è dispiaciuto per lui che li ha sentiti” ha detto la donna.