L’emergenza Ebola che dall’Africa si sta diffondendo in Europa e Stati Uniti spaventa. Ma soprattutto sono necessari interventi straordinari da parte delle strutture sanitarie per affrontare un’eventuale emergenza. Per questa ragione, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin si è recata in Senato per un’informativa sul tema.
“In Italia abbiamo avuto tante segnalazioni, ma hanno avuto tutte esito negativo. Al momento è ricoverato un operatore di Emergency proveniente dalla Sierra Leone. Era asintomatico al ritorno in Italia – ha detto il ministro – ed è ad oggi asintomatico. È ricoverato come misura di precauzione perché devono passare 21 giorni dal giorno del contatto, periodo massimo di incubazione”. Lorenzin ha spiegato anche che “non esiste evidenza di trasmissione per via aerea”.
L’epidemia di Ebola in Africa è la più estesa mai registrata e per la prima volta interessa grandi città. Dal dicembre 2013, quando l’epidemia è iniziata, alla data di ieri 8 ottobre, sono riportati dall’Oms 8.011 casi probabili, confermati e sospetti, e 3.877 decessi, con un tasso di letalità del 46% nei paesi dell’Africa occidentale. I dati però sono in continua evoluzione.
Per effettuare controlli su eventuali casi di Ebola in Italia sono operativi sei medici all’aeroporto di Fiumicino e sette a quello di Malpensa. “Le strutture preposte ai controlli – ha ricordato Lorenzin – sono gli Usmaf, che sono 12 centrali e 25 territoriali. In questi uffici lavorano 448 persone”.