La crescita nell’Eurozona è al palo da questa estate e in Italia e Germania la fiducia è in calo. Il dato è evidenziato nel bollettino mensile della Bce. L’Eurotower si è detta più volte pronta a misure extra nel caso di un periodo di bassa inflazione troppo prolungato. La Bce pone l’accento sul fatto che riforme strutturali insufficienti possono rappresentare un reale rischio al ribasso.
“Dopo quattro trimestri di moderata espansione, il Pil reale dell’area dell’euro è rimasto invariato nel secondo trimestre del 2014″, riporta il bollettino, “benché tale andamento sia in parte riconducibile a fattori transitori, sembra essersi verificata una certa perdita di slancio della crescita dall’inizio dell’estate”.
Guardando al 2015, afferma la Bce, sussistono prospettive per una moderata ripresa. La Bce sottolinea però che una disoccupazione elevata è tra i fattori che rischiano di frenare la ripresa. “È probabile che la disoccupazione elevata, la capacità produttiva inutilizzata, il perdurare di un tasso di variazione negativo dei prestiti bancari al settore privato e gli aggiustamenti di bilancio necessari nei settori pubblico e privato continuino a frenare la ripresa”.
Infine per quanto riguarda il Patto di Stabilità e Crescita, la flessibilità consentita nell’ambito delle regole dovrebbe permettere ai governi di sostenere oneri di bilancio connessi a grandi riforme strutturali e politiche favorevoli alla crescita.