I finanzieri del comando provinciale di Treviso hanno arrestato l’ex dipendente di una banca locale, accusato di furto aggravato. L’uomo avrebbe sottratto oltre 560 mila euro dai conti correnti di tre clienti.
Le indagini, avviate dopo la segnalazione del direttore dell’istituto di credito, hanno consentito di ricostruire il modus operandi dell’impiegato infedele. Una volta carpita la fiducia dei clienti, faceva sottoscrivere loro un modulo di apertura della cassetta postale, senza consegnare le chiavi, con l’intento di far pervenire – e poi occultare- la corrispondenza loro inviata dall’Istituto di credito. Riusciva così a sottrarre le somme senza che i malcapitati clienti ne venissero a conoscenza. Tali distrazioni avvenivano in alcuni casi mediante l’utilizzo di moduli di prelievo sottoscritti in bianco dai correntisti o con firme contraffatte, in altri casi con l’utilizzo del bancomat senza che la relativa tessera fosse stata mai consegnata al legittimo titolare.
Dalle indagini bancarie inoltre è emerso come l’ex bancario, grazie ai furti perpetrati, riusciva a spendere circa 15 mila euro al mese.
Adesso l’uomo si trova agli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato adottato “considerato il pericolo di reiterazione del reato, atteso che l’ex bancario, dopo una precedente radiazione si era nuovamente iscritto nel febbraio 2014 all’albo dei promotori finanziari”.