Il Jobs Act in attesa della fiducia. Ad annunciarlo è stato lo stesso premier Renzi che ha detto: “Sono convinto che sia naturale che tutti” nel Pd “votino come sempre accaduto. Non temo agguati. Ove ci fossero li affronteremo“.
Il presidente del Consiglio quindi non sembra preoccupato, ma intanto fuori dai palazzi della politica si è scatenata la protesta. Nella notte un gruppo di studenti della Rete della conoscenza ha srotolato al Ministero del Lavoro uno striscione con la scritta “#Non servi. La precarietà è il problema. Il Jobs Act non è la soluzione”.
“La ricetta che ci viene proposta – ha detto Riccardo Laterza, portavoce nazionale della Rete della Conoscenza – prosegue sulla strada della flessibilizzazione del mercato del lavoro, conferendo maggiori possibilità al datore di lavoro di licenziare, controllare e demansionare i propri lavoratori. Rafforza, quindi, la realtà del ricatto che porta ad accettare qualsiasi tipo di lavoro, nonché il dilagare di forme di lavoro sottopagato (fino alla gratutità) e senza tutele che interessano fette crescenti della popolazione attiva”.
“Le iniziative del governo e il rispetto dei vincoli di bilancio – proseguono gli studenti – non servono affatto a portarci fuori dalla crisi, la definitiva cancellazione dell’articolo 18 non aumenterà l’occupazione; né vogliamo essere servi in un mercato del lavoro precarizzato che non risponde affatto alle nostre aspirazioni e ai bisogni della società”.
Questo il post pubblicato nella loro pagina Facebook che vanta decine di migliaia di seguaci:
Il Senato si accinge ad approvare il #JobsAct con il voto di fiducia. Sarà per noi una giornata di azioni in diverse città d’Italia di opposizione al provvedimento, a partire dal blitz Notturno a Roma al Ministero del Lavoro e dalla partecipazione al corteo della Fiom a Milano.
Urliamo al governo #Nonservi: i provvedimenti in campo non serviranno a farci uscire dalla crisi economia; né vogliamo essere servi in un mercato del lavoro sempre più precarizzato.
Non ci fermiamo di fronte alla fiducia e a una probabile prima approvazione del JobAct al Senato: porteremo questi temi nelle piazze dell’autunno, a partire dal #10o #entrainscena